Premio Maria Maddalena Morelli "Corilla Olimpica" - Città di Pistoia
VI Edizione 2023

Categoria "D" (Adulti)
II Premio
Annalina Paradiso

Motivazione: L’insistenza delle interrogazioni retoriche organizza e struttura la prima lirica dell’autrice, ossia Come si racconta. In essa, la guerra e il conflitto – al tempo stesso genericamente e particolarmente evidenziati come oscenità e insensatezza etiche, morali e umanitarie – diventano i temi principali che formano un canto sordo di denuncia e di rammarico. Le difficoltà circa le modalità di pensare e di descrivere la guerra costituiscono l’impedimento alla sola possibilità di immaginarla e di giustificarla dal punto di vista logico-razionale, denunciandone allo stesso tempo quel creduto “senso necessario” che – straordinariamente attuale – sembra disumanamente rivestire come soluzione sociale. Al genere intimistico appartiene, invece, la lirica "Sul mio volto". In essa, la poetessa-figlia celebra il tema più intimistico della presenza-assenza, rappresentato dalla rievocazione del ricordo dei genitori defunti che rivivono in lei, sia nel corpo che nella mente. Una sorta di requiem dolce e affettuoso che sembra ritualmente verificarsi giorno per giorno e guidare l’autrice nel proprio cammino di vita: quasi fosse – questa – la sola consolazione al supplizio di chi manca e non può fare più ritorno.

Matteo Mazzone

Sul mio volto

Vedo mamma e papà sul mio volto
lo specchio diventa una casa abitata,
siamo tutti qui con il respiro attorno
siamo il mio viso in un’immagine ritrovata.
Allora non siete solo polvere,
siete forma e colore del mio aspetto d’oggi,
siete la linea marcata in mezzo alla mia fronte
siete la grinza che forma lo sguardo nei miei occhi
siete la piega che diventa smorfia
di un involontario sorriso,
siete il conforto puntuale dentro una lacrima
quella che non vuole bagnare il viso,
siete il rilievo strano del naso in mezzo
alla faccia quando non si vuole arrendere,
siete quella gioia profonda nascosta sottopelle
sotto l’espressione che non si sa estendere.
Siete i miei capelli, siete le righe e le rughe
tutte intorno al collo, quando sogno e rido,
siete lo spazio del mio volto vivo
siete il broncio indeciso del mio riflesso,
siete ciò che siete stati con me, adesso.

Eccovi. Siete qui con me
nonostante la morte,
non siete andati via, siete qui, con me,
dentro la mia faccia
dentro la mia sorte.
Siete la fisionomia invisibile
del nostro falso addio,
siete il vostro amore: forte e implacabile
che non vuole e non può lasciare il mio.

Annalina Paradiso (Rende - CS)