Premio Maria Maddalena Morelli "Corilla Olimpica" - Città di Pistoia
II Edizione 2018

Categoria "B" (Scuole Medie)
I Premio Assoluto
Gabriel Tagliabue

Motivazione: Con le poesie Morte in vita e Io vedo, Gabriel Tagliabue trionfa per la profondità di pensiero espressa e per la dote, certamente innata, di saper comporre un verso capace di far specchiare nel lettore la voce dell’Io poetante. Con Io vedo, il giovanissimo poeta si presenta con la capacità di guardare il mondo, grazie al “terzo occhio” della poesia, capendolo e sviscerandone l’anima a colpi di sguardi. Così, egli vede, comprende e subisce la solennità del sole e del suo cuore, l’oscurità delle nubi in comunione col buio interiore delle “anime vaganti sulla terra”, la celestialità del cammino, lo schianto delle foglie che cadono nel “campo dagli eterni ricordi”. In Morte in vita, per il poeta conoscere assume una valenza equivalente al ricordare: egli abbandona la sua dimensione umana, trasformandosi in un’entità atemporale, ai primordi delle cose e del mondo stesso. L’io poetante diventa così la parte di un noi panico e onnicomprensivo, la goccia di “un unico fiume” che scorre verso un luogo che l’autore arriva a descrivere in parte, tanto si fa chiara la sua visione: “qui non s’ode alcun grido, qui non s’odono lacrime di anime perdute. Qui s’ode il sonoro parlato di persone. Qui s’ode la vita”.

Andrea Bassani

Morte in vita

Non so se nel canto di mille sogni
Se in un mondo di umili fogli
Se nel dire del mio unico mattino
S’ode il pianto
S’ode il grido.
Io riconosco
Che nella mia sola esistenza
Non sono che una goccia
Nell’are dei sognatori.
Noi non siamo che
Un unico fiume
Nell’oceano della speranza.
Qui non s’ode alcun grido,
qui non s’odono
lacrime di anime perdute.
Qui s’ode il sonoro parlato
Di persone.
Qui
S’ode la vita.

Gabriel Tagliabue (Cureglia - Svizzera)