Premio Maria Maddalena Morelli "Corilla Olimpica" - Città di Pistoia
I Edizione 2017

Categoria "C" (Istituti Superiori)
I Premio Assoluto
Leonardo Donà

Motivazione: La costruzione della struttura poetica in rima è rischiosa, perché può banalizzare il verso; al contrario e in questo caso, la rima è stata sapientemente usata e risulta essere l’efficace espediente con cui l’autore ci rende leggero questo volo poetico sulla condizione umana, per non spaventarci dell’inabissamento in cui ci trascina nella descrizione delle miserie degli uomini. Leonardo non ci impedisce, però, di incontrare con meno dolore gli occhi vuoti della donna, quelli che nella poesia Sul ciglio della strada penetrano con tale forza da riuscire, finanche, a farci sentire il freddo e la violenza di una vita che non doveva andare così, una vita che per nessun essere umano dovrebbe andare così. Nessuno ne conosce il cuore: così canta il poeta, e le linee disegnate dai versi, a scorrerle tutte in un’occhiata sola, sembrano l’elettrocardiogramma di un cuore su cui grava un macigno, perché come recita un altro verso: Nessuna bimba, da adulta, ha il desiderio di divenir prostituta. L’egoismo inaridisce il cuore dell’avaro (in L’avaro) ed è alla radice dello sfruttamento dell’essere umano e della sua brutale cosalizzazione. Solo l’amore sa chi siamo, solo nell’amore possiamo essere riconosciuti. Tu sei è l’ultima delle tre poesie proposte dal giovane Leonardo. L’identità è protetta dall’amore, dall’incontro degli sguardi e la rima si fa tenera, tenera come la più tenera carezza.

 Gabriella Grande

Tu Sei

Per me tu sei come l'acqua per il fiume,
come le stelle per il cielo,
come nell'oscurità il più vivido lume,
come per la primavera il dolce disgelo.

Sei come la vastità dei cieli più tersi,
dolce come la più dolce melodia,
come del sommo poeta i sommi versi,
il senso più profondo di questa vita mia.

Sei come l'aria per i polmoni,
come lo splendido fiorire della rosa,
sei il più soave di tutti i suoni,
sei una creatura meravigliosa.

Sei come l'acqua in un deserto,
ed io m'allieto ad ammirar la tua delicatezza,
che con grande fortuna ho scoperto,
ed è tenera come la più tenera carezza.

Sei bella come dell'usignolo il canto,
e tremo al pensier ch'avrei potuto non incontrarti,
e il mio cuore si scioglierebbe nel pianto
se non prevalesse il desiderio d'abbracciarti.

E nonostante tutto non trovo parole
per descrivere come sei,
e quanto batte il mio cuore
quando i tuoi occhi incontrano i miei.

Leonardo Donà (Verona)