Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Adulti
I Premio

Livorno, ombra di gioventù

È questa diga che racchiude
con linea circolare l’orizzonte
il limite che non oso varcare.

Al di là un universo bramat
e sconosciuto: oltrepassare
lo sguardo vigile del faro,
spingersi al largo, verso la Meloria,
inseguire l’ombra azzurra dell’Elba,
oltre la Capraia, mentre uno spicchio
aspro d’Apuane s’affaccia
di lontano, sopra il mare…

Livorno, ombra di gioventù,
scrigno prezioso di affetti
ormai lontani, questa pioggia
di stelle in quest’agosto
t’illumina di sogni mai svaniti.

Placido è lo sciacquio della
risacca: la terrazza Mascagni,
più oltre i fossi, gli scali dei
mercanti del passato, sotto la
Darsena docile e paziente
offrono ai sogni dolce

insenatura: nell’ombrosa
frescura della sera i miei
pensieri inseguono un sorriso
che la risacca non può cancellare.

Solcano il cielo frammenti di cometa,
imago infranta dei sogni che cantavo:
a palpebre abbassate, mio malgrado,
è quel sorriso che colma la mia notte.

Elisabetta Biondi Della Sdriscia (Roma)

Motivazione
In questa poesia la città di Livorno diviene sfondo dei sogni di gioventù dell’autore e dell’ansia di quel tempo a spingersi oltre il “limite” geografico cittadino, qui descritto, con immagini nitide, come un dolce riparo. Si delinea un ritorno che, nonostante tutto, si “colma” di un sorriso. Pregevole la musicalità dei versi, l’uso dell’enjambement, la originale costruzione sintattica e il susseguirsi dei dettagli paesaggistici