Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
III Edizione 2018
Categoria "Ragazzi"
I Premio
In morte della madre
[Figlio]: Frequentava Morte la tua stanza
già da tempo si chinava al tuo dormire.
Ti sfiorava le labbra con la mano
coprendole di crepe sottili
e premeva i tuoi occhi con le dita
spingendoli all'interno della testa.
Rubava alla lingua ormai riarsa
le parole dall'uso più comune
e storceva di demenza la mandibola
snaturando la pronuncia del mio nome.
Scavando con le unghie nelle orecchie
lacerava le membrane dell'ascolto
e i tuoi timpani sensibili di donna
tormentava col silenzio della stanza.
Ti infilava le braccia nella gola
per costringerti a tossire e vomitare
e colpiva spietata il ventre sterile
per carpire il desiderio di mangiare.
Rispediva con forza nei polmoni
ogni tuo tentativo di respiro
e insinuava nel midollo delle ossa
la fatale semenza del tumore.
Ti ha costretto in un angolo del letto
rannicchiata agli sguardi dei tuoi cari
finché esausti i muscoli del cuore
han ceduto alle carezze del dolore.
Ma aggrappandoti al tuo ultimo respiro
sospesa sul ciglio della fine
"Resterà in vita", mi hai chiesto, trapassando
"almeno una parte di me?".
Intuisti, vivo, nel mio attendere
il tuo stesso pneuma vitale
la certezza che si può essere eterni
anche distesi al capezzale.
Andrea Riccardo Albiani (Arezzo)
Motivazione
Con notevole padronanza delle risorse linguistiche e metriche, l’Autore trasferisce in una dimensione di sofferta spiritualità una dura esperienza di vita. L’originalità di alcune metafore ne riscatta efficacemente la crudezza.