Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Adulti
III Premio

Il vento silenzioso della morte

È un vento silenzioso quasi astratto
a trascinarci verso l’orizzonte
che appare come l’orlo dell’abisso
a noi viventi all’ombra della morte.
La piazza vuota al colmo del mattino
rende lo sguardo muto e sconsolato
a chi quasi a difendersi dal nulla
s’affaccia appena ai bordi della vita.
Il tempo sembra immobile, è un tormento
come una spada pronta a trapassare,
che fissa ad un centimetro dal cuore
non indietreggia né si lascia andare
al colpo che dilegua l’agonia.
Stammi vicina amica mia speranza
rinuncia ai tuoi propositi di fuga
da questa terra amara e maledetta,
rendimi almeno un palpito di luce.
Fa’ sì ch’io qui non resti a consumarmi
tra pile di ricordi e di rancori
ma possa ancora prendere per mano
la donna mia che attende sulla soglia
avvolta nel vestito dell’amore.

E se grida più forte la tempesta
e la paura annera ogni sorriso
perché il nemico occulto ci divora,
tu non abbandonarci alla deriva
ma guidaci nel tempio dell’aurora,
lontano, via da questa infausta notte.
Insegnaci ad usare le parole
raccolte lungo i viali del silenzio
per colorare di nuova bellezza
il volto sfigurato della vita.
Vedrai ritorneremo a camminare
con gli occhi accesi dalla meraviglia,
e finalmente ancora a respirare
il brivido innocente di un abbraccio. 

Vittorio Di Ruocco (Pontecagnano - SA)

Motivazione
La poesia, nata forse nei tempi del lockdown, esprime l’angoscia di un “tempo immobile” e di un lungo momento di dolore. L’autore, rivolgendosi all’”amica speranza”, la invita a non abbandonarlo e ad aiutarlo a ritrovare la “nuova bellezza” della vita. Parole chiave del testo l’antitesi ‘luce-ombra’ e ‘aurora-notte’. Il ritmo, pur nel tono triste del componimento, è sostenuto e si avvale dell’uso esperto dell’endecasillabo.