Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
II Edizione 2017
Categoria "Adulti"
II Premio
E ti sarò nel cuore
(endecasillabi di amore vero)
Flavio Provini (Milano)
Motivazione
Lirica improntata ad un forte sentimento d’amore, di cui descrive il proiettarsi nel futuro, terreno ed ultra, attraverso uno snodarsi di immagini legate al mondo naturale, raggiungendo sapienti esiti di musicalità e ritmo.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
II Edizione 2017
Categoria "Adulti"
III Premio
Felicità
Massimo Mezzetti (Roma)
Motivazione
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Piccoli Poeti"
I Premio
La nebbia
La nebbia
È il vestito
Del cielo,
che sale fino
a soffocarlo
Gabriel Tagliabue (Seregno - MB)
Motivazione
Composizione essenziale, quasi un aforisma; efficace comunque e sorprendente in un bambino.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Piccoli Poeti"
II Premio
Biagio
Un cagnolino di nome Biagio
Era un piccolo randagio
Un giorno la sua foto abbiamo trovato
E dal canile a casa nostra è arrivato
Ha il pelo color miele e panna
E quando lo accarezzi fa la nanna
Da quel giorno un anno è passato
E ora è un cagnolino coccolato
Quando arrivo scodinzola e mi lecca
Neanche fossi una bistecca
Stiamo insieme, corriamo e giochiamo
Ormai è parte della famiglia e noi lo amiamo.
Matilde Grazi (Foiano della Chiana - AR)
Motivazione
Simpatico ritratto di cagnolino fortunato che corre e gioca felice col piccolo padrone; simpatico anche lui, poeta in erba e forse futuro animalista.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Canzoniere"
I Premio
Quella nube opaca
Un fitto bianco mi circonda
Mentre le persone
Passano lungo le strade
Senza nemmeno accorgersene.
Non vedo nulla,
nemmeno quegli alberi vicini
che stanno piangendo foglie.
Si sentono solamente rumori…
Oggi no…
Non voglio udire rumori,
si potrebbero scrivere poesie in un silenzio profondo
senza quei rumori
Quelle che erano irte vette,
ora sono semplici colli.
Quelle persone che ebbi conosciuto quando ancor piccola ero
Stanno seguendo il mio cammino
Da lassù…
In cielo.
Come passa il tempo,
come passano gli anni.
Quella nube al calar del vespero
Diventa sempre più opaca,
ma oltre questa nebbia
c’è l’infinito.
Melissa Storchi (Bibbiano - RE)
Motivazione
Un testo venato di malinconia che si proietta nel passaggio e nei ricordi e che, in chiusura, pare aprirsi alla speranza.
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