Premio Maria Maddalena Morelli "Corilla Olimpica" - Città di Pistoia
IV Edizione 2020/2021

Categoria "D" (Adulti)
I Premio
Salvatore Lanno
Motivazione: L’originalità della poesia di Salvatore Lanno spezza, decisamente, con i canoni della nostra letteratura. è al genere del tautogramma, ossia del componimento a sapore enigmistico le cui parole incominciano tutte con la stessa lettera, che la lirica Silenzi scroscianti si riconduce. Gusto ammiccante al paroliberismo futurista (prima) e allo sperimentalismo neoavanguardista (dopo), scardinamento delle più ortodosse convenzioni e delle più lige strutture del componimento poetico sono ciò che connotano e denotano l’identikit di questo scritto. In esso, il nonsense logico-semantico e il divertissement linguistico destrutturano ogni biunivoco approccio razionale alla lirica, obbligando il lettore alla molteplicità di percorsi interpretativi e riflessivi. Nella poesia intitolata Pianto, l’autore sembra, invece, riappropriarsi dei più elementari mezzi poetici: assonanze, consonanze, rime baciate e false rime ridefiniscono un confine compositivo tradizionale, al di qua del quale la materia lirica ha modo di svilupparsi e di snodarsi con compostezza e misurata eleganza.

Matteo Mazzone

Silenzi Scroscianti

Salvatore suona sassofoni silenziosi,
solfeggiando sessanta settimane senza sosta splendidi sonetti.
Schiera studi sconvolgenti:
sequenze su semibrevi, semiminime, semicrome, semibiscrome,
staccati, sol, si, sincope…
Schizza scintille sonore.
Scaraventa starnuti stonati.
Smisuratamente scalmanato, smobilita successi singolari, sfumati;
Sostanzialmente senza sorrisi, spenti.
Sparge spartiti spogli, saranno sicuramente strappati.
Si sentono sordine sottotono: svegliano sovrani spettacoli stravinskijani.
Sogna strutture sinfoniche, sestine, settimine, soprani, scale,
strumenti svaniti sulla sabbia sonoramente scanzonati.

Pianto

Stringe forte la gola,
continua ancora.
Sembra che tutto vada in blocco
da sentirsi in ginocchio.

Una situazione non chiara,
ti manca l’aria.
Il tuo corpo perisce,
reagisce, impazzisce.

Un momento surreale,
fa tanto male,
un battito al cuore tambureggiante,
forse troppo palpitante.

Ed ecco, al culmine emozionale
quel fiume lacrimale,
Lo aspettavo da tanto:
è il mio pianto.

Salvatore Lanno (Rosate - MI)