I premi letterari di "Etruria Faber Music"
Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VII Edizione 2023
Categoria Adulti
II Premio
L'Azzurro dei tuoi occhi
Calò l’occhio nero della notte
tenebrosa ed insondabile,
si trascinava via l’azzurro dei tuoi occhi
spalancati sul tempo.
Nella nostra memoria i giorni felici,
gonfi di luce,
ci portavano gli spruzzi verdi dei campi,
l’odore di timo ed erbe aromatiche
seminati dai nonni
e noi fuggivamo come un lampo
sotto un cielo infuocato, cotti dal sole,
presso la fontanella dove si lavavano
i panni.
Seducente ed amica la giornata era piena
di grida, di giochi, di battibecchi innocenti,
di segreta complicità,
ma nulla sfuggiva alla tua comprensione.
Ora ripenso alla leggerezza di allora,
al fragore della corsa
e mi perdo in onde poderose che si infrangono
sulle coste del nostro peregrinare.
Avverto nel cuore un oceano misterioso
e vasto che ci ha nutriti
e che gelosamente mi fa compagnia
e mi parla di te.
Maria Colombo (Bovisio Masciago - MB)
Motivazione
La poesia è improntata alla scissione tra il ricordo di un tenero amore giovanile, vissuto nella luce del sole e in una natura amica, e il presente che offre solo un errante dialogo interiore e l’infrangersi di onde nel mistero della vita.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VII Edizione 2023
Categoria Adulti
I Premio
Quest'urlo che uccide la notte
(Dedicato ai morti di Crotone del 26 febbraio 2023
e a tutti i morti del mare)
Non è forse abbastanza per te
quest’ urlo che buca la notte,
queste mani vestite di acqua
che si scavano varchi nel sale?
Non è forse accecante il bagliore
e lo scontro di tinte rossastre
e le voci di toni infantili nel buio
mentre affonda la luce sul fondo?
È una spiaggia di vetri e cristalli
che si infrangono lungo la riva
quest’ andare furioso di barche
che vaganti si spezzano invano,
quasi soffio di svuotate parole
che si sciolgono nella corrente
sotto un cielo attonito e muto
che socchiude palpebre e ciglia.
È violenza nascosta e accecante
questa furia acuta del mare
che trascina le vesti e la pelle
tra le rocce assassine del male.
È un racconto ridotto a brandelli
che incatena sogni sconfitti
quest’ urlo che uccide la notte
sotto un lacero manto silente
di sipari strappati di stelle.
Lucia Lo Bianco (Palermo)
Motivazione
La poesia descrive il tragico quadro di migranti sorpresi da un naufragio nella notte e si distingue per immagini originali evocanti suoni e colori di una natura ”furiosa” insieme allo strazio di chi lotta invano per salvare i propri sogni. Pregevole il ritmo sostenuto dei versi densi di musicalità.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
POESIE SEGNALATE
"Rue Hautefeuille" di Fabio Bosco (Torino)
Motivazione: Attraverso una serie di incalzanti anafore e originali similitudini e immagini la poesia esprime il rimpianto esistenziale per una vita di "anime assenti". L'apparente tono dimesso della prima parte si scontra, nella parte finale, con l'aspirazione repressa a "fare ancora poesia" e ad essere più liberi.
"Ultimo alito d'estate" di Alessandro Agostini (Serravalle Pistoiese – PT)
Motivazione: La poesia ha un pregevole andamento ritmico e delinea un'estate "ultima" non solo in senso meteorologico, bensì esistenziale, sottolineata dal ricorrere di termini come "esilia", "effimera", "spento", "si sfalda", fino a "detrito", che chiude il componimento nella parte finale.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
III Premio ex aequo
Umberto Saba e le fanciulle
un sorriso che taccio/ accennavi, beato
(Preludio e canzonette)
e l’aerea una moglie/ sarà
(Fanciulle 4)
Svelano i sorrisi delle fanciulle
profondità dell’anima e l’incanto,
le cristalline acque degli atolli
rivelano bellezze di fondali.
Più inteneriti ed intimi i fugaci
sorrisi affioranti negli specchi
allorché esse vagheggiano il futuro
nella luce vibrante del mattino,
lampi di gioia per sempre dispersi,
trepidi uccelli s’alzano nel volo
si perdono nell’azzurro dello spazio.
Diverranno materni quei sorrisi,
ineffabili, di esse còlte in fiore,
dei loro bimbi al primo vago albore.
Luigi Paglia (Foggia)
Motivazione
La poesia, prendendo spunto da due versi del grande Umberto Saba, ricrea con toni di particolare tenerezza l'incanto cristallino delle fanciulle giovani che si affacciano alla vita con "sorrisi" fugaci pronti a trasformarsi in "materni".
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