I premi letterari di "Etruria Faber Music"
Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
III Premio ex aequo
Avanza il tempo
Avanza il tempo ad ammantare il cuore
col suo passo pesante e cadenzato,
lasciando indietro e anni e mesi e ore
come secche le foglie sul selciato.
Torna alla mente come l’hai sprecato
dietro quel sogno che non era amore
o in un progetto quasi realizzato
del quale non sentisti mai il sapore.
Gridano al sole nel giardino i fiori
e le galline in festa con il gallo
e spande attorno il rosmarino odori
mentre la noce sta indurendo il mallo.
La compagna del merlo sta già fuori
lui l’accarezza col suo becco giallo.
Massimo Zona (Calvi Risorta - CE)
Motivazione
Il componimento ha l'innegabile pregio metrico di essere un sonetto ben ritmato e rimato, diviso semanticamente in due parti: le quartine esprimono il rimpianto per il tempo "sprecato" mentre le terzine sono un vivido quadretto naturale inneggiante alla vita.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
II Premio ex aequo
Per un amico
A Willy Monteiro Duarte
Con un amico presto devo uscire
non vedo l’ora, già vado a vestirmi
senza pensare troppo all’avvenire
ho ventun anni, voglio divertirmi
la Luna già nel cielo, è l’imbrunire
lui mi sorride e sembra voglia dirmi:
fratello mio, c’è chi mi vuol ferire
aiutami, ti prego, non tradirmi!
Ed io lascio da parte la paura
non scappo via, non sono indifferente
avanzo e lo difendo a viso aperto
ma la violenza tutto quanto oscura
rimango a terra, sono ormai morente
l’anima vola, soltanto questo avverto
la vita mia ho offerto
amico mio, lo so quanto ti manco
ma anche da qui, io sarò al tuo fianco!
Bacconi Maurizio (Roma)
Motivazione
La poesia, ispirata ad un reale avvenimento di cieca violenza, stigmatizza il coraggioso comportamento della vittima, 'io' narrante dei versi incisivi e ben ritmati, che mettono in evidenza il succedersi di momenti imprevisti e ingiusti.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
I Premio
Non nasconderò le mie ferite
Non nasconderò le mie ferite
come fai tu coi tuoi silenzi.
Le terrò bene in vista.
Le indosserò
come il più elegante degli abiti da sera,
coi suoi bottoni dorati a illuminarmi
il viso,
i suoi nastrini di raso a stringere i miei fianchi,
le sue cuciture a tenermi insieme i pensieri,
coi suoi ricami a impreziosirmi l'anima e
la sua scollatura a incastonarmi
il cuore.
Non nasconderò le mie cicatrici.
Le indosserò
come l'abito più straordinario,
sensuale come il velluto
a sfiorarmi la pelle increspata dai brividi,
leggiadro come l'organza
a velare i miei occhi bagnati di pianto,
soffice come seta a lambire le mie labbra,
morbido come cashmere
in un caldo avvolgente abbraccio.
Sarà prezioso
come ogni piega di attimo vissuto
e raro
come ogni lembo di emozione
che tu
mi hai cucito addosso.
Maria Anna Martino (Bagnolo Cremasco - CR)
Motivazione
La poesia, per esprimere il coraggio dell' autrice di fronte alle ferite esistenziali, ricorre ad un originale lessico sartoriale, unendo ogni termine legato al campo dei tessuti a quello del corpo, creando una serie di suggestive immagini.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
VI Edizione 2022
Categoria Adulti
II Premio ex aequo
Pioggia
Piove
come pioverebbe a New York o a Calcutta
quando i fili d’acqua
scivolano lenti sino a terra
cieli disciolti fluiscono miti e discreti
lo sguardo si perde tra catene di gocce
ipnotiche solidali distese
in veli di grigia luce che sovrastando
campi e case dipingono
sfondi morbidi di luce soffusa
tenero il rimbalzo dell’acqua
sulla dura roccia
sul secco dei cementi
liquido amicale
assorbito dalla porosità del cotto
che vira il colore rosato
in tonalità di sangue pallido
ravvivato dall’umida carezza
che ne rinnova l’intensità
piove ed io vorrei essere pioggia
ora come allora quando i campi
si estendevano più vasti
verdeggianti di fresca linfa
il tempo rimbalzava sull’aria umida
ed io mi sentivo liquido figlio
dell’estensione di uno stagno
piove ancora ed è la stessa acqua
che già mi bagnò in un allora
indefinito ora mutatasi in nuove forme
come noi apparenti immobili soggetti
determinati da un prevedibile corso
ci mutiamo nell’imprevedibile variare
che ovunque scivola
come questa acqua che si disperde
in rivoli disordinati tra le strade del Tempo.
Gianluigi Aceti (Cava Manara - PV)
Motivazione
Il componimento ha il pregio di creare un quadro dai toni acquarellati che, descrivendo gli effetti della pioggia, lega questo evento naturale ad un panico compenetrarsi dell'autore con lo scorrere imprevedibile del tempo universale.
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