I premi letterari di "Etruria Faber Music"
Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Ragazzi
III Premio
Laurus
Se la natura si oppone, è vana la fatica;
eppur ti muovi, iridescente nelle gambe umide
di terrore e laghi lunari, lacrime e crepe oculari:
la furia ti spoglia di ogni affanno vanitoso
e nuda ridi, Venus pudica.
Se imponente conquista la vetta, sarà un re;
eppur non si mostra al cospetto del cacciatore
sempre più avido d’amore, mentre sfida Ovidio
nascondendo furtivamente la tosse soltanto:
regale ma codardo, Paride ma pusillanime.
Se lui, Cervo, ti sfugge come cerbiatto
sarà un anello a unirvi nel flagello matrimoniale;
vita circoscritta all’anulare
ma errante per scenari curvi nel grave grido
del corvo: al morso della serpe, cadrà il tuo amore distratto.
Se osserva ferito nell’orgoglio, sarà la fine;
un eterno senso unico fatto duello
soffocherà ogni rimorso emerso e
troverai radici nell’elmo, di ferro come
le antiche ali per rimanere con lui a terra:
mani vicine.
Se vedrai spezzarsi il patto d’amore, sarà ora;
la guerra renderà qualcuno padrone, un altro servo
ma già gli occhi volgeranno lontano,
verso una carezza serafica contraria
alle corna del Cervo: pronta a fiatare dalla fine fatale,
sarà nuova aria.
Cloe Buralli (Buggiano - PT)
Motivazione
Il testo si avvale di un linguaggio e di un ambiente mitologico, descrivendo un duello amoroso attraverso un interessante ricorso a metafore e similitudini.
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- Categoria: Premio Petrarca
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Adulti
III Premio
Il vento silenzioso della morte
È un vento silenzioso quasi astratto
a trascinarci verso l’orizzonte
che appare come l’orlo dell’abisso
a noi viventi all’ombra della morte.
La piazza vuota al colmo del mattino
rende lo sguardo muto e sconsolato
a chi quasi a difendersi dal nulla
s’affaccia appena ai bordi della vita.
Il tempo sembra immobile, è un tormento
come una spada pronta a trapassare,
che fissa ad un centimetro dal cuore
non indietreggia né si lascia andare
al colpo che dilegua l’agonia.
Stammi vicina amica mia speranza
rinuncia ai tuoi propositi di fuga
da questa terra amara e maledetta,
rendimi almeno un palpito di luce.
Fa’ sì ch’io qui non resti a consumarmi
tra pile di ricordi e di rancori
ma possa ancora prendere per mano
la donna mia che attende sulla soglia
avvolta nel vestito dell’amore.
E se grida più forte la tempesta
e la paura annera ogni sorriso
perché il nemico occulto ci divora,
tu non abbandonarci alla deriva
ma guidaci nel tempio dell’aurora,
lontano, via da questa infausta notte.
Insegnaci ad usare le parole
raccolte lungo i viali del silenzio
per colorare di nuova bellezza
il volto sfigurato della vita.
Vedrai ritorneremo a camminare
con gli occhi accesi dalla meraviglia,
e finalmente ancora a respirare
il brivido innocente di un abbraccio.
Vittorio Di Ruocco (Pontecagnano - SA)
Motivazione
La poesia, nata forse nei tempi del lockdown, esprime l’angoscia di un “tempo immobile” e di un lungo momento di dolore. L’autore, rivolgendosi all’”amica speranza”, la invita a non abbandonarlo e ad aiutarlo a ritrovare la “nuova bellezza” della vita. Parole chiave del testo l’antitesi ‘luce-ombra’ e ‘aurora-notte’. Il ritmo, pur nel tono triste del componimento, è sostenuto e si avvale dell’uso esperto dell’endecasillabo.
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- Categoria: Premio Petrarca
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
III Edizione 2018
Categoria "Canzoniere"
III Premio
La farfalla
La traccia di colore
sulla tela bianca
L'anatroccolo
trasformato in cigno
Un fiore bianco
in un prato verde
La brezza leggera
in una giornata di sole
La casetta
nascosta dal bosco
La calda luce
nella notte scura
Il respiro
dell'ultimo attimo.
Matilde Grazi (Foiano della Chiana - AR)
Motivazione
Composizione assai gradevole per la freschezza delle immagini e il colorito impressionismo dell’individuazione linguistica.
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- Categoria: Premio Petrarca
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
IV Edizione 2019
POESIE SEGNALATE
Categoria "Piccoli Poeti"
"Le Piccole Violette" di Elena Mora (Parma)
Motivazione: Versi pieni di colore e di accattivante immediatezza, che testimoniano di uno stato d’animo di sincero entusiasmo, espresso con apprezzabile semplicità.
Categoria Adulti
"Non aspettiamo che cada" di Paolo Parrini (Castelfiorentino - FI)
Motivazione: La poesia affronta il tema dello scorrere del tempo e della fine della vita in forma di delicato dialogo con la figura paterna, invitata ad "abbracciare" consapevolmente il vivere, di cui divengono simboli positivi la "luce", il "cielo", il "mare", con echi e rimandi al 'carpe diem' oraziano.
"L'ultimo cielo" di Rita Muscardin (Savona)
Motivazione: Poesia di dolce armonia di parole composte in una efficace attrattiva di emozioni che fanno circolare in maniera profondamente sentita sia stille di dolore che affliggono il cuore, sia sprazzi luminosi e flussi di speranza.
"La pace" di Claudio Fuccini (Bucine - AR)
Motivazione: Il sonetto si segnala sia per la sapienza metrica e lessicale sia per il contenuto, delineando un viaggio liberatorio della mente che, prendendo spunto da un sentimento amoroso, conduce il poeta verso l'infinito.
"La bellezza della nebbia" di Maurizio Bacconi (Roma)
Motivazione: Poesia dalla varia figurazione rappresentativa, dove si alternano esplosioni di linguaggio e più miti espressioni legate all'illusione di rapimenti felici più prossimi a umane aspirazioni.
"Io appartengo" di Flavio Provini (Milano)
Motivazione: L'autore affronta una tematica forte e di grande attualità, ponendosi in una posizione di distacco critico verso la corruzione e le ipocrisie di un "mondo malato", proprio dichiarando di "appartenere" ad esso, ma solo come "cattiva coscienza". Si segnala il sapiente uso della rima alternata.
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