I premi letterari di "Etruria Faber Music"
Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Adulti
II Premio
L'ultima fermata
Madrid, stazione di Atocha
Finalmente rivedo
ragazzi baciarsi sulla banchina
in attesa del treno della gioia.
La primavera incalza
e gli istinti escono
dal letargo del lungo inverno,
ombre perdute nei viali
delle vane speranze.
Si guardano negli occhi
e s’accarezzano con lo sguardo,
poi sorridono alla scoperta
dell’intesa ritrovata,
sussurrano poche parole,
respiri profondi,
una risata e via.
Simili ragazzi immagino
sul treno della follia,
quale sarà stato l’ultimo
sguardo prima della fermata
della vita,
speranze finite in quella tragica
mattina, una come tante,
ma ora non più.
M’angoscia la viltà del gesto,
uomini e donne normali erano,
aquiloni legati al cielo,
e rubavano ogni istante
alla fatica del vivere,
per conservarsi vivi
ai propri figli,
anime perdute.
Pietro Catalano (Roma)
Motivazione
La poesia, suddivisa in due lunghe strofe, mette a fuoco momenti diversi nel tempo riferiti alla Stazione Atocha di Madrid, sede nel 2004 di un attentato. La gioia con cui alcuni giovani aspettano oggi il treno, scambiandosi tenerezze, è amaramente confrontata con le speranze troncate di altri giovani, vittime del vile gesto. Il linguaggio e lo stile sono freschi, puntuali nel cogliere stati d’animo dell’autore e dei protagonisti.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
V Edizione 2020
Categoria Adulti
POESIE SEGNALATE
"Accendi una candela" di Maria Laura Ghinassi (Arezzo)
Motivazione: La poesia esprime la volontà di resistere a situazioni e momenti di solitudine e sgomento esistenziale. L’autore invita un ideale interlocutore ad accendere comunque una candela, simbolo di una “fiammella” vitale che aiuti a proteggere sogni e speranze. Il ritmo dei versi, per lo più brevi, è sostenuto dalle ripetute anafore.
"Naufrago" di Alessandro Agostini (Serravalle Pistoiese – PT)
Motivazione: La poesia descrive una situazione di solitudine calata nel paesaggio marino di una spiaggia deserta, dove l’autore trova rifugio, “naufrago” della vita. Il testo si avvale di un uso per lo più sapiente dell’endecasillabo e di numerose immagini di una natura arida e distante, specchio e simbolo del suo smarrimento.
"L'ultimo olocausto" di Lucia Lo Bianco (Palermo)
Motivazione: La poesia, come suggerisce il titolo, è un omaggio alla memoria di persone vilmente costrette in una condizione disumana, private della libertà e poi della vita. La loro silente sofferenza è rivissuta attraverso l’uso narrativo dell’imperfetto e dal ripetersi anaforico di parole chiave come “pioveva cenere”, mentre gli ultimi versi stigmatizzano il dolore universale per questo “vano” martirio.
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Pubblicato il bando per la VIII Edizione del Premio Letterario "Francesco Petrarca" - Città di Arezzo.
Il bando è consultabile alla pagina Bando di Concorso - Premio Petrarca
Potete scaricare la Brochure seguendo questo link
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Sergio CastrucciGiornalista e ScrittoreNasce l’ 1/1/1938 a Firenze dove studia e dove dal ‘63 al ‘68 lavora in IBM. Nel 1968 si trasferisce ad Arezzo come responsabile del CED della 1AR. Dal 1982 prosegue in proprio l’attività di informatico ma dedicandosi sempre più alla scrittura. Pubblica alcuni libri; un paio dei suoi testi teatrali vengono rappresentati e suoi racconti si trovano su varie riviste e antologie. Scrive su alcuni periodici (Sapere, il Covile) e sull’edizione locale de “La Nazione” (oltre 70 articoli). |
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